Come ogni anno le ultime ore che ci separano dal Capodanno sono scandite dalle solite preoccupazioni: dove trascorrelo, con chi ma soprattutto cosa indossare. Si tratta della notte più magica, con cui celebrare simbolicamente l’accoglienza del nuovo: farsi cogliere impreparati anche in fatto di look può avere delle ripercussioni nefaste, almeno secondo la credenza popolare. Tuttavia quest’anno la sobrietà e il ritorno al classico rendono la scelta dell’abito meno difficoltosa. Concesso pure un abito già indossato, concesso un modello evergreen che fa da sempre la sua figura: questa volta simboleggerà il vostro sano attaccamento ad un passato che vi ha reso – nonostante tutto – quello che siete. Saranno gli accessori a fare la vera differenza. A volte ritornano: si tratta del foulard, il quale ha fatto già presagire il suo nuovo debutto grazie alla diffusione delle sue stampe su bluse, pantaloni e tuniche.
La tendenza omaggia le grandi signore di un tempo: il carrè si indossa innanzittuto per ripararsi da vento e pioggia annodato sotto al mento. L’unico accenno al modernismo sono gli occhiali: più da nerd che da diva. Ritornano in tutto e per tutto la vieux manière di indossarlo: così si conquista un allure fascinoso che basta da solo a impreziosire qualunque mise. Il foulard che incornica il volto può essere esibito fino al momento di recarsi nel luogo della festa: poi, finito il suo ruolo protettivo, può essere declinato in mille altri modi sul proprio abbigliamento. Ad esempio si può legare al manico della borsetta come fece Grace Kelly: fu proprio lei a consacrare questa tendenza in fatto di bauletti da cui sventolavano quadrati di fil di seta. Un fasciante tubino nero riceve un tocco di classe se al collo della donna che lo indossa non vengono sfoggiati gioielli o sbrilluccicosa bigiotteria da veglione ma bensì un semplice strozzacollo.