Italia – AAA cercasi fidanzata per uomo brizzolato: studentessa, massimo 28anni, preferibilmente straniera. Secondo recenti studi condotti dall’Istat, gli uomini autori di questi annunci appartengono alla nuova categoria dei cosiddetti “baby boomer”: la generazione nata tra il 1964 e il 1962 colpita dal fenomeno del “grey divorce”, letteralmente “divorzio grigio”. Si tratta di un’espressione coniata dagli statisti per indicare l’aumento dei divorzi nelle coppie tra i 55 e i 65 anni. Le motivazioni? Secondo gli studiosi sono tre i fattori determinanti: disponibilità di farmaci per patologie della sfera sessuale, aumento della durata della vita e infine maggiore indipendenza economica delle compagne.
Tuttavia i brizzolati moderni si impegnano anche per dimostrare qualche anno di meno e restare appetibili sul mercato, al fine di giustificare così i loro annunci: dati statistici dimostrano che sono in aumento gli uomini adulti che praticano regolarmente sport (ben il 60 %) – le attività più gettonate sarebbero piscina e jogging – abbinando dieta ferrea vegetariana e che si sottoporrebbero anche a sedute di benessere, massaggi, e lampade. Dopo aver ottenuto un fisico bestiale e aver raggiunto il picco massimo di capacità di potere e di spesa – stimato intorno ai 54 anni – i baby boomer riscoprono il desiderio atavico di avere una famiglia, con una donna fertile, per poter assecondare la nuova aspirazione di avere un erede. Ma con chi? Le giovani italiane ventenni con istruzione universitaria non sono interesse ai figli, almeno fino al raggiungimento di una stabilità economica che sicuramente arriverà oltre i 30 anni. «La mia famiglia ha fatto dei sacrifici per garantirmi un’istruzione adeguata – dichiara Valentina L., 29 anni, trasferitasi dal Sud Italia a Milano per conseguire la laurea specialistica in Bocconi – e io mi sto impegnando per svolgere la professione dei miei sogni: purtroppo non potrei metter su famiglia adesso». Risposte come queste arrivano soprattutto dalle italiane che stanno sgomitando per ricoprire ruoli importanti, glamour e ben retribuiti. I fattori che le giovani studentesse prendono in considerazione prima di dire la parola sì alla maternità sono il tipo di carriera agognata, lo stile di vita, la condizione economica e persino la scelta etica di non sovraffollare il pianeta. Ma al di là di queste condizioni, si prende in considerazione anche l’appetibilità del partner agè con cui metter su famiglia: le giovani studentesse italiane sarebbero molto attente a valutare la condizione economica e sociale del futuro compagno; solo situazioni piuttosto privilegiate sarebbero un buon motivo per arrivare all’altare con un partner anziano e superare così stempiature e pancetta prominente, presente nonostante gli sforzi in palestra.
Agli uomini della generazione baby boomer non resta che ripiegare sulle straniere. Queste ultime infatti sono meno attente alla forma fisica del proprio partner, apprezzano lavori soldi – anche uno stimato professionista vicino alla pensione è considerato un buon partito – e infine, programmano nel dettaglio la loro vita, includendovi un figlio entro i 30 anni. «Mi piacerebbe avere una famiglia – afferma Kristina K., 25 anni, iscritta alla facoltà di Odontoiatria dell’Università di Torino – nel mio paese infatti si usa avere figli presto, sono spesso circondata da cugini e nipoti cosicché ci so fare con i bambini e mi piacerebbe averne – continua la studentessa originaria di Cadca, città della Repubblica Ceca – ma anche io so bene quanto sia importante l’istruzione e una propria indipendenza».