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Archiprix 2013, tra i vincitori tesisti del Politecnico di Bari

Roma –  Giovani talenti crescono. E in questo caso, vengono premiati. E’ quanto accaduto a Carla Scala, 26enne foggiana laureata in Architettura al Politecnico di Bari nel 2013, che si è aggiudicata con il suo gruppo, il prestigioso premio di Archiprix Italia. In partenariato con Archiprix International, l’iniziativa italiana è promossa dal Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori; il concorso ha l’obiettivo di premiare le migliori tesi di laurea nel campo dell’architettura, dell’urbanistica e architettura del paesaggio e del restauro architettonico, discusse in Italia presso le Facoltà di Architettura e di Ingegneria Edile-Architettura. Lo scopo è quello di promuovere lo sviluppo della conoscenza dei giovani progettisti di talento ed il loro ingresso nel mondo della professione. Carla e gli altri laureandi con cui ha collaborato per il progetto tesi –Pasqualina Casiero, Monica Iacovone, Gabriella Lanzillotti, Gaia Marciano, Patrizia Moramarco – hanno deciso di partecipare al concorso per la perfetta inerenza al tema richiesto  – “Rigenerazione Urbana Sostenibile (RI.U.SO.) – della propria tesi di ricerca intitolata: “Insediamenti residenziali ed energie rinnovabili integrate”.  I giovani architetti hanno infatti lanciato l’idea di tre abitazioni a misura d’uomo, realizzate in maniera sostenibile con costi minimi e senza l’ausilio di manodopera specializzata. Nello specifico il progetto ha riguardato l’autocostruzione di abitazioni unifamiliari “off grid”, vale a dire completamente autosufficienti e scollegate da qualsiasi rete (fognaria, elettrica e idraulica). Per questo progetto all’avanguardia le sei dottoresse sono state insignite del premio durante la cerimonia svoltasi a fine gennaio a presso la Casa dell’Architettura di Roma. Le vincitrici sono state chiamate sul palco per ricevere la targa di Archiprix Italia 2013 al cospetto delle istituzioni e della giuria. Il premio è stato accompagnato dal catalogo su cui sono stati sono stati pubblicati tutti i progetti che hanno partecipato al concorso. Di seguito, in anteprima per i lettori di Uninews24, le dichiarazioni di Carla Scala.

L’attinenza al tema è stata decisiva per la vostra partecipazione. Cosa vi ha spinto a realizzare un progetto tesi in questa direzione?

In un periodo storico segnato dalla crisi economica e dai problemi della sostenibilità, l’idea di affrontare una ricerca di frontiera ci è sembrata perfetta per offrire una soluzione, per quanto possibile, proprio a questi due grandi problemi della società contemporanea. La sostenibilità è diventata quasi una necessità per la salvaguardia del nostro pianeta: attraverso un’ accurata progettazione abbiamo cercato limitare i tempi e i costi di costruzione, i danni che possono essere provocati all’ambiente e all’uomo. Da questi presupposti abbiamo progettato tre case con forme semplici e spazi non molto grandi, dotati di tutte le moderne tecnologie, in modo da ritornare all’idea di “casa” del passato ma con lo sguardo rivolto al futuro.

Un lavoro di ricerca sicuramente meritevole. Cosa hai provato ad essere tra le vincitrici? Gioia e grande soddisfazione. L’idea che un progetto così nuovo e quasi audace sia stato apprezzato da una giuria di esperti del settore, classificandosi tra i primi 10 su oltre 200 partecipanti, ci ha dimostrato che il futuro può essere davvero racchiuso nell’innovazione e nella sperimentazione.

Cosa rappresenta per te questa vittoria?

Un bel punto di partenza, che spinge a mettermi sempre in gioco e migliorare per poter raggiungere altri traguardi altrettanto importanti e soddisfacenti.

Hai già in mente quindi, obiettivi e sogni futuri che potresti svelarci?

Vivo giorno per giorno, da sempre, facendo un passo alla volta e prefissandomi pian piano degli obiettivi da raggiungere lungo il mio cammino. Adesso che l’esperienza universitaria si è conclusa, lo sguardo è rivolto al futuro e al mondo del lavoro, con la voglia di trovare la mia dimensione come Architetto e come persona, dedicandomi sempre a ciò che mi appassiona.

A chi dedichi questo premio?

Senza dubbio a mia madre, che mi è sempre stata accanto durante il mio percorso di studio, non facendomi mai mancare il suo sostegno e il suo incoraggiamento. E a me stessa, come promemoria che con la determinazione e l’impegno si possono raggiungere sempre dei risultati importanti.

 

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