A volte l’amore non basta: questa frase calza a pennello per descrivere anche il rapporto tra cane e padrone. Chi sceglie di prendersi cura di un cane pensa – la maggior parte delle volte – che l’affetto e le cure basilari siano sufficienti per instaurare un rapporto proficuo con il proprio animale domestico. A volte è proprio il troppo amore – basti pensare a coloro che trattano l’animale come un essere umano – che invece provoca danni: il padrone non si sofferma abbastanza su quelle che sono le reali esigenze dell’animale. E così, si ritrova a combattere contro comportamenti aggressivi inspiegabili, o, il più delle volte, a gestire inconvenienti poco piacevoli dovuti ad un cane stressato. E’ in questo contesto che si inserisce la figura professionale di educatore cinofilo: abbiamo voluto saperne di più intervistando Daniela Tibollo e Stefano Baiardi, due professionisti foggiani che da qualche tempo operano in questo settore. Alla base della loro scelta c’è un grande amore per gli animali e tutta una serie di esperienze utili maturate nei settori trasversali come il volontariato presso i canili e le attività di dog sitter e taxi dog (Daniela) e la collaborazione in una pensione per cani e in un negozio per tolettatura (Stefano). Poi il percorso di studi certificato: entrambi hanno conseguito il diploma di educatori cinofili presso l’INSCA ( Istituto Nazionale Studio Comportamento Animale) di Ancona, studiando con i grandi esponenti della cinofilia italiana. Si sono poi iscritti all’APNEC ( Associazione Professionale Nazionale Educatori Cinofili) oltre ad essere certificati anche come Addestratore ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana). In esclusiva per Culttime spiegano i dettagli di questa nuova professione.
Come vi siete avvicinati a questa professione?
D. Ho sempre amato gli animali e possiedo dei cani, così ho iniziato ad interessarmi all’etologia e alla psicologia canina. Ho iniziato a leggere articoli e interventi di altri educatori, e mi sono detta che era ora che ne sapessi anche io di più.
S. Sin da piccolo ho avuto modo di interagire con i cani di alcuni parenti in campagna ma ho iniziato ad interessarmene in maniera più consapevole dopo la scuola, studiando qualcosa tra libri ed internet. Da lì la decisione di adottare un cane tutto mio dal canile e di iniziare un percorso di studi su questo animale.
Qual è la situazione per chi svolge la vostra professione nel
territorio locale?
D. A differenza del nord o centro, la nostra professione qui è ancora molto incompresa, anche dagli stessi “cinofili” di canile o proprietari di animali: eppure il nostro è un lavoro importantissimo anche come supporto per i canili stessi e i rifugi.
S. Molti proprietari di cani pensano di poter educare il proprio animale autonomamente: questo è possibile ma spesso può risultare difficile, soprattutto nella fase di comprensione di alcuni comportamenti del cane, dando vita ad una serie di malintesi. Da qui la necessità di rivolgersi a chi ha fatto un serie di studi mirati sul comportamento animale e opera sul campo.
Potete spiegarci brevemente in cosa consiste la vostra professione per i non addetti ai lavori?
D. L’educatore cinofilo è quella figura professionale che si occupa di educazione base e prevenzione di problemi comportamentali. Il nostro lavoro è incentrato sul ripristinare o migliorare la relazione tra cane e proprietario. L’educatore, con il suo supporto tecnico professionale e i suoi consigli, aiuta il proprietario a entrare nella giusta comunicazione con il proprio cane, a capire e rispondere alle sue esigenze e a ridiventare quel punto di riferimento che il cane ha necessità di vedere in noi.
S. Tutti i comportamenti del cane che noi possiamo ritenere problematici, dal morso al fare danni in casa quando lo lasciamo solo, dipendono dal fatto che c’è un’incomprensione di fondo. L’educatore cinofilo, attraverso una serie di lezioni, divise tra spiegazioni teoriche ed esercizi pratici, può prevenire o risolvere tutto questo e finalmente permettere al proprietario di convivere col proprio cane in tutta tranquillità.
Secondo voi il rapporto che hanno oggi le persone con gli animali domestici è cambiato?
D. Si, poiché in passato il cane ha avuto un ruolo “utilitaristico”: basti pensare ad attività come la guardia, la caccia e la conduzione di greggi a cui era destinato. Oggi invece il cane è considerato come un “individuo”: il rovescio della medaglia di questo aspetto è che l’animale svolge sempre meno una vita consona alle sue doti naturali. Così aumentano i “fraintendimenti” tra cani e proprietari.
S. Negli ultimi decenni c’è stato sicuramente un boom per quanto riguarda l’adozione di animali domestici: il cane in particolare viene adottato principalmente per farci compagnia. I proprietari sono la maggior parte delle volte sono impreparati, magari credono di prendersi cura del loro cane al meglio, finendo però per ignorarne quei comportamenti e segnali di malessere che invece per una persona esperta sono lampanti.
Qual è il valore aggiunto di far seguire il proprio cane da un educatore cinofilo?
D. L’ideale sarebbe contattare un educatore cinofilo prima di adottare un cane o comprarlo per fare una scelta consapevole: è fondamentale scegliere un cane adatto al proprio stile di vita. E’consigliabile affrontare un percorso educativo con il cucciolo per poter “sfruttare” le sue fasi sensibili di crescita ed evitare problemi futuri.
S. Educare correttamente un cane è come educare un figlio, lo prepariamo ad affrontare il mondo e tutte le esperienze che questo gli riserverà: un cane educato è un cane che si può adattare agli ambienti e alle situazioni che incontra nella sua vita e comportarsi adeguatamente, perché al suo fianco ha un proprietario che lo capisce, lo rispetta e di cui ci si può fidare.
Qual è la situazione più particolare che ti è capitata finora?
D. Sono tutte situazioni particolari ed interessanti. Ogni proprietario mostra quanto sia facile il fraintendimento in una relazione con il proprio cane. Ogni proprietario pensa di capire e fare ciò che sia giusto per il proprio cane, anche se magari non è così. Tutti i proprietari hanno delle aspettative, raggiungibili o no. Se ci si rimbocca le maniche, con pazienza e costanza, si possono ottenere dei buoni risultati.
S. A livello di comportamenti particolari mi è capitato di vedere un po’ di tutto: dai casi di aggressività ai problemi di separazione, dal cane d’allevamento viziatissimo che ritiene di essere il padrone di casa al trovatello tolto troppo presto alla madre che ha paura ad aprirsi persino col proprietario. Sicuramente i casi più interessanti nascono quando vengo contattato per cani non più cuccioli, a cui a volte vanno cambiati gli schemi comportamentali già creati, o quando mi trovo a lavorare con più persone, ognuna con una propria visione del cane e della situazione.
Cosa consiglieresti a chi desidera avvicinarsi a questa professione?
D. Consiglierei di studiare seriamente, di formarsi e seguire dei corsi, di vivere a contatto con i cani e guardarli interagire tra di loro e con le persone.
S. Innanzitutto di trovare un corso che ti prepari adeguatamente. Bisogna poi anche essere capaci di mettere in discussione tutto quello che si sapeva o si credeva di sapere, visto che oltre all’educazione “fai da te” esistono tante scuole di pensiero più o meno moderne e più o meno rispettose del cane. Se si ha voglia di imparare e mettersi in gioco ci si possono togliere tante soddisfazioni, in primis quella di migliorare la qualità della vita di un cane e del suo proprietario.
Infine, per quanto riguarda l’aspetto economico, l’educatore cinofilo è una figura alla portata di tutti i proprietari?
D . Bisogna essere consapevoli che il cane, oltre ad essere un impegno emotivo e di tempo, è anche un impegno economico per tutte le esigenze che presenta: anche l’educazione o i futuri sport rientrano nelle “spese” da considerare. Parlando in questi termini, l’educazione resta comunque un investimento e non una perdita. L’educatore è un professionista, quindi le classi hanno un costo, ma sono comunque costi che si possono affrontare, perché l’educazione cinofila è per tutti.
S. I prezzi variano a seconda del tipo di lavoro che si intende fare e dell’impegno che ci mette il proprietario, ma sono sicuramente alla portata di chiunque si possa permettere un cane.
Per info e contatti
Daniela Tibollo (social)
Stefano Baiardi (social)
oppure
www.apnec.it
alla voce “Cerca un Educatore”