Lo sport si fa vintage
Il corsetto modellante è il nuovo segreto di bellezza per snellire il punto vita
In principio furono le dame a stringerlo fino al punto di svenire: nell’Ottocento la massima ambizione era quella di avere una vita esile, arma di seduzione del tempo. Oggi è stata Kim Kardashian che ancora una volta ha fatto parlare del suo fisico prorompente grazie ai selfie mentre indossa un corsetto modellante. Sarà mica questo il segreto della sua sinuosa forma a clessidra? Secondo i sostenitori del waist training sembrerebbe di si: lasciarsi sedurre da quello che all’apparenza sembra un capo di lingerie vintage al posto dei classici addominali non è difficile, occhio però al corretto metodo di utilizzo.
IL TRAINING DEL CORSETTO
Si chiama waist training ed è una categoria di allenamento sportivo praticata da chi desidera modellare il proprio corpo in modo (quasi) permanente. In questo caso la zona interessata è il punto vita e il training avviene con l’ausilio di un corsetto specifico, il cui fine è quello di accentuare la forma a clessidra, considerata la silhouette seducente per eccellenza, perché a sua volta enfatizza anche il seno e i fianchi.
CORSETTO VS GUAINE
Occorre distinguere il corsetto dai restanti prodotti simili disponibili in commercio. Le guaine modellanti da indossare sotto i vestiti così come quelle che si indossano dopo il parto possono solo modellare il corpo comprimendo l’adipe. Anche le cinture sportive e i sostegni per la schiena che stanno spopolando nelle palestre non hanno niente in comune con il bustino in questione. La differenza fondamentale è nel materiale: i primi sono realizzati in tessuto elastico che a lungo andare cede mentre per il secondo si usa il coutil, una delle tessiture più resistenti in assoluto, che garantisce l’efficacia del corpetto modellante sul lungo periodo.
COME UNA DAMA
Il bustino per praticare in maniera efficace il waist training è si ispira a quello delle dame ottocentesche. La forma più facile da indossare è quella a clessidra, il modello più comodo è l’ underbust ovvero il più comune “stringivita” che fascia sotto al seno. La stoffa esterna può anche essere decorata– magari in raso per le amanti del vintage – così da poter indossare il corsetto anche sopra le t-shirt mentre la stoffa interna a contatto con la pelle dovrà essere più morbida. Il nastro centrale di raso o di tela deve essere cucito alle quattro estremità per assicurare la massima efficacia della stretta:
VITA DA VESPA
Il segreto ovviamente è la costanza: bisogna utilizzare il bustino in maniera giornaliera per un numero prolungato di ore, effettuando degli aggiustamenti a seconda di come lo si avverte comodo nell’arco della giornata, adeguandolo ai cambiamenti percepiti dal nostro corpo. Questo significa che se la mattina siamo in grado di stringere i lacci per una circonferenza vita di 64 centimetri magari dopo pranzo avremo bisogno di allentare il bustino tornando ad una circonferenza di 66 centimetri. Attenzione anche all’allacciatura: le due strisce di tessuto devono essere parallele per garantire una pressione concentrata solo sul punto vita. I sostenitori del metodo sostengono che si possa raggiungere realmente una significativa riduzione del giro vita: non resta che provare.