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Wedding, il vademecum degli accessori

L’atto di ornarsi mediante oggetti di valore ha origini molto antiche ma è un abitudine che si è tramandata sino a noi. Il gioiello, è un oggetto prezioso che si adopera ad esaltare ed impreziosire la bellezza, diventando il complice preferito di ogni donna. Ma arriva un momento in cui diventa difficile scegliere, soprattutto perché si è vincolate dalla rigida etichetta di “quella” situazione:al matrimonio non tutti i gioielli sono concessi e quelli che lo sono devono rispettare regole precise.

La fede tradizionale, gioiello nuziale per eccellenza, si presenta in oro giallo. Tuttavia, la moda ha dato il via libera all’utilizzo di altri metalli preziosi come l’oro bianco e il platino. A prescindere dal materiale scelto, i modelli più usati sono la francesina, sottile, schiacciata ai lati e di forma bombata, la mantovana, più alta e piatta, la mezzatonda e la fede piatta. Se richiesto, può essere impreziosita con un’incisione interna che riporta il nome degli sposi o la data delle nozze. Affinché venga dato un risalto maggiore all’anello simbolo della nuova unione, è indispensabile che le mani della sposa siano spoglie da qualsiasi altro ornamento, compreso il precedente anello di fidanzamento. In contrapposizione alle necessarie mani spoglie, c’è una chioma che attira l’attenzione.

La moda di quest’anno, abolisce il velo e predilige acconciature elaborate e raccolte su cui va ad adagiarsi il diadema, che completa e dona un tocco di romanticismo, soprattutto ad un abito essenziale. Disponibili in vari tipi e grandezze,vanno scelti in base all’acconciatura, alla lunghezza del capello e ai gusti personali della sposa. Esistono quattro modelli base: a ghirlanda, costituito da inserti principalmente floreali; quelli a passata (che è il modello più discreto) a corona e goccia sono i più evidenti perché impreziositi da cristalli, (anche rosa o color acqua), perle e zirconi. Sulla cresta dell’onda sembra esserci il diadema a corona, molto vistoso ma che ha riscosso molto successo anche nella vita quotidiana, ben accettato come il ritorno dei cerchietti per capelli.

Questo tipo di diadema tenderà ad attirare l’attenzione sul viso e chi non se la dovesse sentire di sfoggiare un accessorio così evidente ma non vuole rinunciare alla tendenza, può optare per un’alternativa: validissima la scelta dei “pettinini”, coroncine di dimensioni ridotte con cui fermare i capelli e che non impediscono la presenza di spilloni con perle, brillanti o roselline in organza, sul retro dell’acconciatura. Continua a valere la regola che vuole orecchini e collane intonati: un accoppiamento classico è quello del filo di perle con la monachina con perle. Per le più giovani potrebbe sostituirsi con un girocollo in oro bianco da portare con bottoni di brillanti di dimensioni ridotte. Una romantica stravaganza concessa, potrebbe essere quella di accentuare la presenza della sola fede rinunciando a tutti gli altri ornamenti e agghindando parti come polsi, spalle e collo con nastri (rigorosamente dello stesso tessuto dell’abito) o fiori e foglie in tessuto se l’abito presenta motivi floreali. Tenendo sempre presente che buon gusto e semplicità, fanno la vera eleganza.

 

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