Un italiano su cinque ha usato un’app o un sito di incontri almeno una volta nella propria vita. E’ quanto emerge dall’ultima indagine condotta da Altroconsumo sulle nuove abitudini sentimentali del popolo del Bel Paese.
Appuntamenti a portata di clic, amori che da virtuali si trasformano (si spera) in reali: si stima che, l’11% di un campione di 9000 utilizzatori trascorra quasi sette giorni a settimana su queste piattaforme. Significa che ogni persona è online per circa due ore al giorno a spulciare profili o a chattare con aspiranti spasimanti dell’ultimo minuto.
Per il 59% degli utilizzatori queste app sono un ottimo modo per fare incontri interessanti. Ma se i numeri risultano omogenei nelle varie regioni, cambia invece la scelta delle app da utilizzare soprattutto si si è interessati a conoscere un potenziale partner che viva nella stessa città.
QUESTIONE DI APP
Esistono tantissime app e siti di incontri. La più famosa – almeno per il momento – è Tinder. In Capitanata infatti resta l’app più utlizzata da chi cerca nuove conoscenze nel range 25 – 40 anni. Anche Badoo sta vivendo un nuovo momento di gloria: l’età media è più bassa oltre al fatto che viene snobbato da chi era iscritto sulla vecchia piattaforma durante l’adolescenza.
Scarso successo per Happn, l’app che ti consente di matchare chi è appena passato sul tuo percorso: anche per questa app il vero alleato è la geolocalizzazione ma – almeno mentre scriviamo – sono ancora pochi i profili disponibili per la nostra zona ergo gli utilizzatori. Meetic è il primo sito di incontri per eccellenza: prediletto principalmente da un pubblico più adulto, lavoratori e professionisti, richiede il pagamento di un abbonamento. Molto più in voga nella zona del barese.
E poi c’è Instagram che, per quanto non rientri nelle app dedicate, è uno dei social network più utilizzati al momento; si punta tutto sull’immagine e sul numero dei follower ma spesso, l’intento, che è velato rispetto ad un sito di incontri, resta pur sempre quello di attaccare bottone. Pardon. Mettere like.
L’UTENTE TIPO
Ma chi frequenta le app e i siti di incontri? L’utente medio infatti ha tra i 25 e 45 anni, è single – dichiaratamente a caccia – vive in grandi aree urbane e possiede un livello di istruzione medio alto (fonte Altroconsumo).
In Capitanata, la tendenza è più o meno la stessa: c’è un vivace numero di iscritti che risiede anche in provincia – proprio per ampliare le possibilità di incontri che, altrimenti, in realtà come i piccoli paesi sono davvero ridotte ai minimi termini – così come non manca chi vive una relazione aperta oppure è un single di ritorno: vale a dire che ha da poco chiuso una relazione importante come una convivenza o un matrimonio e usa questi strumenti per rimettersi in piazza.
La maggior parte degli utilizzatori è di sesso maschile (25%) contro il 15% delle donne registrate. Da segnalare però che ci sono anche molti profili inattivi: c’è chi si è iscritto per pura curiosità, chi ha poi abbandonato app e simili per noia o per stanchezza – un buon 71% – così come chi, le usa per presentarsi con un’immagine migliore di sè, che, a volte sfocia nella tendenza a fornire informazioni non veritiere (43%).
NON CI SONO SOLO LE APP
App e siti di incontri dedicati però restano appannaggio della nuova generazione: per rimorchiare online non bisogna dimenticare anche gli altri metodi alla portata degli utenti più maturi. Non muoiono mai infatti i classici annunci di giornale: dalla carta stampa al web, il contenuto non cambia.
C’è chi è vedovo oppure cerca nuovi amori così come chi cerca solamente avventure: l’unica strada è quella di proporsi attraverso i pochi e freddi caratteri dell’annuncio (soprattutto su piattaforme locali gratuite) e di lasciare il proprio numero di telefono. E se gli annunci classici sono per gli “ultimi romantici”, la strada intermedia è lastricata da Gruppi Facebook.
Su Foggia e Provincia se ne contano almeno una decina – stando al numero degli iscritti – in cui si cerca l’anima gemella oppure anche solo un’amicizia per andare a bere un caffè. Anche qui il parterre è vario e variegato: si passa dai giovani agli adulti che hanno da poco imparato ad usare Facebook per cui il passaggio all’uso delle app resta una realtà ancora lontana.
TRA SOGNO E REALTA’
Una cosa è certa: chi si iscrive a questi portali o chi scarica queste app ha un’aspettativa. Ampliare il proprio cerchio di conoscenze è solo la punta dell’iceberg che cela altre esigenze romantiche o erotiche. Se si resta fermi al piano delle conoscenze, allora sono le donne quelle più soddisfatte.
Nella maggior parte dei casi – il 47% – chi ha cuccato online ha finito solo per scambiarsi messaggi a contenuto erotico, seguito da un 41% di chi è riuscito ad avere un’avventura passionale. Il 39 % invece ha instaurato una relazione di breve durata mentre un discreto 24% ha incontrato l’anima gemella. Il trend non è molto diverso dalle nostre parti: va contemplata anche un’altra possibilità in cui la nuova conoscenza è diventata solo un’amicizia.
Insomma, anche i dati confermano che le app e i siti si prestano più all’incontro di partner occasionali che a quelli con la propria dolce metà: condizione che rende gli utilizzatori più romantici (46%) insoddisfatti dall’uso di questi strumenti. Almeno per ora, infatti, il web non è ancora in grado di fare questo tipo di miracoli