Ubik per la prima volta nel mondo della fantasia. E’ stato presentato martedì 5 luglio presso la ormai nota libreria di Piazza Giordano il primo romanzo fantasy dell’autore esordiente – foggiano d’azione – Paolo Danese. Si intitola “La minaccia di Taytos” (Edizioni Montag) e narra la storia di Boren, figlio di nobili del Regno di Siskail, il quale si ritrova orfano e braccato da una moltitudine di avversari assetati di sangue. Il mistero dietro la tragedia che l’ha travolto, lo porterà lontano e lo costringerà a confrontarsi con un mondo che sembra impazzito: un Portale tra il suo mondo e l’abisso di Taytos, appunto. Il romanzo è stato il primo di questo genere letterario ad essere presentato presso la libreria foggiana, proprio a testimonianza di come il fantasy continui a restare un settore di nicchia a livello locale «ma anche a livello nazionale; in Italia si soffre particolarmente dell’assenza di case editrici con una tradizione consolidata di pubblicazione del fantasy: le major investono sul genere solo quando sentono odore di successo commerciale, come è successo dopo i film di Harry Potter e del Signore degli Anelli. Ciononostante questo successo commerciale recente potrebbe anche essere una buona notizia per chi decide di cimentarsi proprio in questo genere» ci svela l’autore. Dopo un’esperienza in Canada all’età di 17 anni, Paolo ha vissuto per amore ad Hong Kong ed è ora in procinto di trasferirvisi definitivamente: viaggiare è parte integrante della sua storia. Sorge spontaneo – già a partire dalla trama – intravedere similitudini con il giovane protagonista: «quando ho iniziato a scrivere il romanzo avevo 17 anni e mi apprestavo a partire per il Canada, anche quella per me si configurava come una avventura epica verso nuovi mondi a modo suo! Per il resto credo che ogni adolescente si ritrovi a guardare al proprio futuro con un misto di paura, speranza ma anche di desiderio di scoprire e di scoprirsi e credo molti di questi elementi si ritrovino anche nel romanzo». Non solo avventure ma anche lotte e sacrifici: «le esperienza positive e negative dei personaggi della mia storia possono anche rispecchiare le difficoltà e le soddisfazioni che ciascuno di noi trova nella vita quotidiana». La stesura del romanzo è stata completata a 25 anni: ha richiesto molto tempo nonostante l’autore avesse già in mente la storia; la difficoltà principale è stata quella di «dover creare una ambientazione ovviamente fantastica ma che avesse una sua struttura ed una sua logica interna affinché il romanzo risultasse credibile». Le risposte di Paolo sono articolate ma calibrate: il suo modo affabile e la sua evidente passione per il genere –sviluppatasi dai giochi di ruolo con gli amici di Foggia – si traducono in uno stuzzicante invito ad immergerci nel mondo scaturito puramente dalla sua fantasia ma «contaminato pur sempre da elementi reali che tuttavia preferisco tenere segreti. Lascio al lettore le sue associazioni». Già a partire dalla copertina è possibile cogliere un accenno alla Puglia: nascosta da una minacciosa nebbia si intravede la sagoma di un monumento che richiama Castel del Monte. Per info: www.taytos.net