PASQUALE URBANO
DAL 2011 FOTOGRAFO UFFICIALE DEL CONCORSO “MISS ROSSONERA”
Per l’edizione 2011 del concorso “Miss Rossonera” gli scatti delle aspiranti miss sono stati affidati alla professionalità di Pasquale Urbano, fotografo dalla vena artistica esigente e ricercata, voluto direttamente dal direttore artistico Matteo Bonfitto. Per approfondire le dinamiche del concorso ci siamo recati presso il suo studio fotografico in via Guido d’Orso dove abbiamo potuto osservare alcune foto delle partecipanti e ricavare interessanti informazioni tecniche e non solo. Sulle pareti dello studio campeggiano incorniciati alcuni frammenti della realtà: scatti rubati agli attimi come la corolla di un papavero a cui «nessuno solitamente presta attenzione eppure esiste» perché in fondo la fotografia «serve a mostrare agli altri anche quello che non riescono a vedere». Fotografo per vocazione «un sogno con una persona cara è stato illuminante per capire che questa era la mia strada» quando scatta, Pasquale prova la sensazione di «distese infinte che si aprono, un viaggio in moto» che avviene attraverso messe a fuoco e zoom e in cui «i sensi si fondono perdendo la loro primitiva funzione». Spirito inquieto e sensibile, Pasquale preferisce turbare e sbalordire attraverso le sue foto, immortalando guidato dall’istinto: la stessa dinamica si ripete anche di fronte ad una modella solo che – in questo caso – il lavoro è più difficile perché «le ragazze del concorso sono alle prime esperienze e all’inizio risultano impacciate: ho cercato di tirare fuori la loro naturalezza». Per raggiungere questo risultato, Pasquale le scruta attraverso i suoi occhi di ghiaccio e sceglie se farle posare sul set interno oppure condurle all’esterno approfittando delle diverse location naturali e delle infinite sfumature della luce durante l’arco della giornata, quanto può durare un book. Le miss hanno avuto a disposizione 5 cambi scelti accuratamente assieme con il principale scopo di «valorizzare la personale bellezza di ognuna» anche se poi – complice la posa giusta – spetta al suo mirino dare spazio ad un viso particolarmente espressivo o ad un corpo particolarmente armonioso. Ma non basta: «per ottenere una bella foto bisogna anche tirare fuori quello che si ha dentro, saper comunicare se si è a proprio agio e ci si sente belle». Per fare questo resta ancora fondamentale il suo ruolo infatti «cerco sempre di superare quella barriera che rende rigide attraverso consigli diretti e innescando una sorta di complicità, quasi un gioco seduttivo». E la differenza si vede anche perché l’obiettivo non mente.