Demotivazione e senso di insuccesso sono stati d’animo frequenti in questo periodo fra gli italiani: per eliminarli ma soprattutto per evitare di ricadere in questi atteggiamenti mentali negativi, possiamo applicare il mental coaching: una tecnica innovativa che agisce direttamente sul terreno in cui attecchiscono tali negatività, ovvero la nostra mente. Secondo uno studio condotto dal CENISPES (Centro Italiano di Studi Politici Economici e Sociali), circa il 50% dei lavoratori è demotivato. Da una parte si tende a credere che questo scenario così avvilente sia il risultato di una congiuntura economica e politica sfavorevole ma dall’altra, si evidenzia come i complici di questa situazione risultino essere anche nella passività e nella mancanza di idee chiare della maggior parte della popolazione: è in questo contesto che si inserisce la nuova figura professionale del mental coach ossia di colui che allena la mente delle persone e le aiuta a raggiungere i propri obiettivi. Di nascita recente, questo moderno specialista inizia ad essere adottato all’interno di team organizzati in particolar modo nelle squadre sportive, svolgendo principalmente il ruolo di “motivatore”: con il passare del tempo tale figura è risultata essere piuttosto versatile a tal punto da progettare interventi per i singoli ed essere utilizzata in svariati ambiti come quello artistico. A tal proposito abbiamo intervistato un esperto del campo, il dott. Danilo Audiello – in arte Alexis Arts – arista di origini pugliesi conosciuto a livello internazionale per i suoi Guinness World Record (il 29 maggio 2009 Alexis entra nel Guinness dei primati realizzando l’evasione più veloce mai realizzata da una camicia di forza e da un paio di manette), che utilizza le tecniche del mental coaching sia per la sua preparazione personale che per quella del suo staff in vista di spettacoli altamente scenografici in cui si fondono spesso varie espressioni artistiche. “Bisogna premettere che la tecnica è efficace solo su chi desidera davvero cambiare e per farlo è disposto ad agire concretamente, ad esempio mettendo in pratica questo atteggiamento sia nella quotidianità che in vista di un obiettivo importante: personalmente uso questa tecnica quando preparo uno spettacolo, riuscendo ad ottenere così il fine che mi prefiggo” che il più delle volte è la perfetta riuscita di una esibizione di successo. Classe 1986, Alexis è un fantasista che, attraverso il filo conduttore dell’illusionismo, fonde in un’unica espressione artistica teatro, mimica, trasformismo, musica, danza classica, ombre cinesi, scherma e arti marziali. La sua esperienza – che ha avuto inizio da quando, all’età di 5 anni, si esibisce per la prima volta in un numero sull’illusionismo in uno spettacolo teatrale – lo ha portato a maturare persino doti nelle produzioni artistiche e scenografiche. Ed è proprio in queste situazioni che Alexis si ritrova a voler contagiare lo staff e gli altri collaboratori con il suo spirito orientato al raggiungimento di quello che poi dovrebbe essere un fine comune ossia l’ottimo esito di uno show. Alexis appare quindi un giovane che sa da sempre quello che vuole, lo affronta con il giusto atteggiamento mentale sfruttando le risorse in suo possesso: tre caratteristiche fondamentali che contraddistinguono il soggetto ideale per intraprendere un percorso di mental coaching che faccia approdare ad un sicuro successo. “Bisogna sfatare le credenze secondo cui chi ottiene quello che vuole è più fortunato o più dotato – continua Alexis – tutti gli uomini possiedono delle risorse e con l’aiuto di un mental coach si può capire quello che davvero si vuole e costruire la strategia giusta per realizzarlo.” Il primo passo del mental coach è quello di aprire la mente del soggetto facendogli valutare diverse prospettive ed aiutarlo a definire nei minimi dettagli degli obiettivi: anche Alexis valuta senza preconcetti tutti gli stimoli quotidiani, anche i più semplici, traendone persino spunto e ispirazione per i suoi spettacoli e poi pianifica i suoi nuovi traguardi non lasciando tempi morti ma sfruttando al massimo tutto l’arco della giornata. “Una volta che si è inquadrato ciò che si vuole – ci svela Alexis – bisogna pensare positivo traendo impulsi giornalieri che possano alimentare la propria autostima e soprattutto che ci motivino costantemente”. L’ottimismo è proprio il modo attraverso cui Alexis vive la sua realtà: se così non fosse non avrebbe potuto cimentarsi in molti dei progetti di impegno sociale che lo hanno visto partecipe, dove per coinvolgere i giovani, occorre davvero credere nella speranza di un futuro migliore. Alexis quindi, appare come un esempio positivo di un giovane che è riuscito a realizzarsi professionalmente senza abbandonare interessi diversi dal suo campo lavorativo ma, non meno importante, senza abbandonare gli studi: ha infatti conseguito la laurea in Economia cum lode in tempi record; tutto questo è il frutto di una costante motivazione e di una ferrea forza di volontà. “Di base c’è anche il fatto che mi sono sempre divertito in* quello che faccio ma, a volte, solo questo non è sufficiente: è stato con il mental coaching che ho capito effettivamente che cosa fare e come farlo per raggiungere quello che volevo davvero.” La personalità eclettica di Alexis è anche prova del fatto che la sua voglia di apprendere, sperimentare e cimentarsi in nuove esperienze lo hanno forgiato a tal punto da fargli raggiungere i suoi obiettivi in determinati tempi: ma è anche noto che il grado di costanza è variabile in ogni essere umano soprattutto in chi non è realmente motivato; un percorso – a livello puramente temporale – può avere una durata diversa per ogni individuo anche per via dell’influenza di fattori soggettivi. Tuttavia esiste un programma di mental coaching che permette il conseguimento di uno scopo in circa cinque mesi: si tratta della medesima tecnica di allenamento mentale strutturata in una maniera più intensa, idonea per tutti quelli che hanno voglia di cambiare e necessitano di farlo nel minor tempo possibile. Il percorso prevede la definizione dettagliata di un obiettivo desiderato ma anche l’introduzione di “sotto obiettivi” e “tappe di avvicinamento” che si incastrano in un piano realistico, misurabile e controllabile. Il mental coach entra in gioco per fornire i mezzi e gli strumenti con cui muoversi: il soggetto dovrà darsi delle priorità e stilare programmi (cose da fare, date ecc.) con reali azioni di intervento che verranno poi controllate dall’allenatore. Anche con questo programma, l’atteggiamento mentale positivo e la voglia di agire non devono mai mancare. Tali tecniche sono state sperimentate e testate su un campione piuttosto vasto: funzionano e il risultato a cui portano è una vera svolta nella vita del soggetto che si è sottoposto a queste ultime. Infine Alexis conclude: “Sono un fantasista – illusionista l’intento dei miei spettacoli è allietare attraverso il sorprendente, pertanto non credo nei poteri soprannaturali ma piuttosto in un patrimonio di abilità fuori dal comune e in fenomeni che, seppure apparentemente inspiegabili, abbiano comunque un fondamento scientifico.” D’altronde gli spettacoli su cui ha lavorato come “Aladin” dei Pooh, “Ben 10 live” per conto della Cartoon Network ed i suoi Guinness World Record sono l’esempio di come il mental coaching risulti essere la strada migliore per raggiungere i propri obiettivi con successo o per canalizzare stati di demotivazione in stati propositivi e vincenti.
Dalila Campanile
Per approfondire: www.AlexisArts.it – www.facebook.com/AlexisArts
* Ho sostituito la parola piacere con divertimento come preferivi. Ma l’ho fatta seguire dalla preposizione “in” per rendere l’idea che il divertimento lo provi quando fai quello che fai, mettere “con” avrebbe dato un altro senso e cioè che usi il tuo lavoro come un divertimento perché, anche se fosse, non è un messaggio da far intendere. L’operaio costretto a straordinari pesanti ad esempio credo che non riuscirà mai a divertirsi nel proprio lavoro.